Nonostante l'isola sia assai rocciosa ed impervia, sono presenti varie sorgenti perenni e forse per tale abbondanza d'acqua l'uomo ha potuto abitarvi per secoli. La copertura vegetale di Molara è composta da una ricchissima vegetazione a macchia mediterranea, con secolari olivastri, lentischi e cisto, degradata in qualche tratto a causa di un vasto incendio che ha bruciato la parte sud dell'isola negli anni '70 del XX secolo. È presente bestiame brado (vacche e capre), abbandonato dalla precedente proprietà. Ad est della Cala di Chiesa si erge lo scoglio del dinosauro, una bizzarra scultura naturale plasmata dai venti e dal mare. Sulla costa sud si trovano i ruderi di un forno per la calce, prodotta in passato dal calcare della vicina Tavolara, bruciando legname di Molara. Sull'isola nidificano numerose specie di uccelli marini come il falco pellegrino ed il raro gabbiano corso. Anche la berta minore è presente con centinaia di coppie, impossibilitate a riprodursi annualmente da causa di una sterminata popolazione di ratti.
L'isola è di proprietà privata e non è visitabile.
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